Accoglienza Notturna

Accoglienza Notturna

Effatà propone un percorso di reinserimento sociale dell’anziano senza dimora strutturato in più tappe.

Obiettivo dei nostri interventi, infatti, è il recupero della piena autonomia grazie al supporto di una rete di relazioni degli ospiti con i volontari e degli ospiti fra di loro, in un clima di amicizia: una nuova famiglia per chi è rimasto solo. Effatà quindi non è un dormitorio o una mensa, per cui chi entra deve essere disposto a mettersi in gioco vivendo delle autentiche relazioni umane.

L’associazione entra in contatto con i futuri ospiti tramite segnalazioni degli assistenti sociali, della Caritas o delle varie associazioni che fanno lavoro di strada, o di chiunque conosca un senza dimora desideroso di cambiare la sua condizione.L’associazione, poi, fa una serie colloqui con il nuovo amico per verificare se ha davvero intenzione di cambiare qualcosa della sua vita ed è disposto a vivere delle relazioni strette con altri ospiti: la prima tappa del nostro percorso è infatti l’Accoglienza Notturna, un piccolo appartamento dove per alcuni mesi quattro ospiti passano insieme la serata e la notte con la presenza di un volontario: una piccola famiglia dove si impara di nuovo a vivere insieme, a prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente. Tutte le sere, a partire dalle 19.30, gli ospiti si ritrovano insieme con il volontario di turno, cenano con il cibo preparato da una delle famiglie volontarie che offrono questo prezioso servizio e passano insieme la serata e la notte. La mattina poi, dopo la colazione e le pulizie, vanno al Centro diurno o a sbrigare le loro faccende.

L’associazione, intanto, individua un progetto di vita assieme all’ospite, il quale si impegna a realizzarlo in prima persona con il nostro aiuto: attivarsi per ottenere la pensione o un assegno sociale, la casa popolare, l’assistenza sociale, un nuovo lavoro, per riconciliarsi dove possibile con i familiari, per partecipare alle attività dell’associazione, etc.

I volontari, poi, cercano di monitorare durante l’anno le tappe del percorso dell’ospite grazie alle tante occasioni di incontro che la vita dell’associazione offre (la cena del martedì, il centro diurno, i contatti informali, etc.).

Al termine del periodo di ospitalità presso l’Accoglienza Notturna, gli ospiti che nel frattempo hanno dimostrato di aver recuperato le abilità di base nella cura di sé e dell’ambiente e nella gestione delle relazioni, potranno proseguire il nostro percorso in alcuni appartamenti di Terza Accoglienza (accoglienza cioè senza la presenza di un volontario, un passo in più verso la piena autonomia) nell’attesa che maturino le condizioni per l’ottenimento del minimo necessario per la sussistenza.

Nel caso, invece, che l’ospite mostri di non essere in grado di gestire un appartamento da solo, o non ci siano posti liberi, il nostro amico viene accompagnato nella ricerca di una soluzione alternativa.